E’ appena uscito su Cell l’articolo “Menopausa – Biologia, conseguenze, cure di supporto e opzioni terapeutiche” di cui è coautore il professore Tommaso Simoncini (foto, direttore dell’Unità operativa di Ostetricia e ginecologia 1 dell’Aoup), insieme alle professoresse Susan Davis, di Monash University (Australia), JoAnn Pinkerton, della University of Virginia (Usa) e Nanette Santoro, University of Colorado (Usa).
Si tratta di un articolo su invito della rivista, una delle più prestigiose (impact factor 64,5), che copre tutti gli aspetti della biologia, fisiopatologia clinica e trattamento della menopausa e rilancia l’attenzione sull’importanza delle conseguenze sulla salute femminile di questo fondamentale evento genere-specifico. Tratta infine estesamente il tema di come il trattamento appropriato della menopausa possa essere un modo per ridurre drammaticamente l’incidenza di patologie importanti, in particolare delle malattie cardiovascolari, dei disturbi muscolo-scheletrici e delle patologie neurodegenerative.
La menopausa segna nelle donne la cessazione della funzione ovarica, con perdita della produzione di ormoni riproduttivi e perdita irreversibile della fertilità. È una parte naturale dell’invecchiamento riproduttivo, con una fisiologia tuttavia complessa e finora non del tutto compresa in ogni suo aspetto. A livello globale, si verifica intorno ai 49 anni, con variazioni etniche e geografiche. I cambiamenti ormonali che essa comporta possono provocare sintomi ed effetti sistemici a lungo termine, prevalentemente sul sistema cardiometabolico e muscolo-scheletrico. Il trattamento più efficace per i fastidiosi sintomi della menopausa, basato sull’evidenza, è quello della terapia ormonale sostitutiva (MHT), che riduce la perdita ossea e può avere benefici cardiometabolici. Sono disponibili però anche altre terapie non ormonali per alleviare i sintomi, anch’esse supportate da evidenza scientifica. Il trattamento deve essere sempre personalizzato e deciso insieme alla paziente. Inoltre la maggior parte dei regimi MHT non sono approvati dagli enti regolatori per le donne vicine alla menopausa ma non ancora in menopausa conclamata (perimenopausa). Ecco perché servono studi che includano anche questa fetta di popolazione femminile per determinare l’efficacia e la sicurezza delle varie opzioni di trattamento così come sono necessarie ulteriori ricerche per migliorare la cura della menopausa, orientare le politiche di genere e la pratica clinica.
Il lavoro scientifico tratta diffusamente tutti questi temi ed è scaricabile gratuitamente fino al 26 ottobre 2023 al seguente link:
https://authors.elsevier.com/c/1hiybL7PXmdaU